martedì 9 giugno 2015

Tearaway



Quanto può farti sentire amato un gioco?

E' una frase strana, ma Tearaway mi ha fatto davvero sentire amata e voluta. Questo gioco, ormai l'ho finito da tanto tempo, ma ancora non gli avevo dato una degna recensione a modo mio, e visto che in questi giorni lo sto giochicchiando mi ha rinfrescato le idee e l'amore che ho provato alla prima run. 


La più recente opera di Media Molecule, autori del noto Little Big Planet, si sono cimentati in questa stravagante impresa. Tantissime persone, soprattutto i bimbi, adorano gli origami e le papercraft. Non sono difficili da creare, e con piccole guide si riescono a dar vita a svariate cose: animali, oggetti, insomma, qualsiasi cosa. Perché allora non mettere questa idea all'interno di un videogioco? E tadaan, ecco che nasce Tearaway, un videogioco di carta. Tutto al suo interno è fatto con quel materiale, persino l'acqua! Mentre camminiamo nell'erba si sentono lo scricchiolio cartaceo, i colori sono tenui e questa grafica dona un aspetto nuovo e fiabesco che ci accompagnerà fino alla fine.

La colonna sonora è ottima e colorata, grazie a lei l'immersività aumenta a dismisura. Per quanto riguarda il gameplay è un plantform ben riuscito, mette a disposizione la scelta di un personaggio maschile o femminile e di modificarne l'aspetto quando vogliamo. Oltre a questo potremmo esplorare il mondo di Tearaway, fotografare quello che ci circonda, correre sul dorso di un maialino, risolvere piccoli enigmi e altro ancora.  Il nostro piccolino avrà a disposizione una fisarmonica per combattere, con la quale aspirare e respingere le cartacce i nostri nemici. In più all'interno dell'avventura sbloccheremo i progetti di tutte le creature di questo mondo per poterli poi stampare e costruire.

Ritorniamo ora alla domanda iniziale e perché ho iniziato così. Per spiegarvelo devo raccontarvi l'inizio di questa piccola  grande storia. Nel mondo di Tearaway c'è un sole, e quel sole siamo proprio noi! La telecamera della ps vita infatti ci catapulterà all'interno del gioco, rendendoci una creatura mistica e venerata. Il nostro piccolo protagonista è un portalettere, e compie questo viaggio per venire a comunicare con noi. Durante questo viaggio potremmo aiutarlo spostando oggetti, creando suoni, decorazioni, scacciando le cartacce che vogliono conquistare quel mondo. Ci sentiremo utili e potenti, ci sentiremo davvero co-protagonisti in questa avventura. Il gioco cerca di sfondare lo schermo che ci separa, e per me ci riesce appieno. Ho provato tanto calore nel cuore mentre giocavo, e mi sentivo così vicina e ogni minuto, ogni ora che passava l'impazienza di unirmi al piccolo protagonista aumentava. Però il viaggio non è stato solo rese e fiori, ci sono anche dei risvolti totalmente negativi, ma alla fine…. Beh questo dovrete scoprirlo voi!

Consigliato a grandi e piccoli questa perla è un must da avere fra la collezione dei titoli di questa console dal destino non troppo felice. E io intanto aspetto l'uscita di Tearaway Unfolded, nella speranza di riprovare ancora una volta i sentimenti del primo capitolo.

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